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sabato 31 agosto 2019

Il tempo di cui ho ancora memoria




Il tempo di cui
ho ancora memoria
racconta storie
ormai superate
dalla canizia
e dall’itterizia
di non parlarne più
per non aborrire
il valore
dei giorni trascorsi
con decorsi impossibili
e prove di sopravvivenza
che ci hanno portato
fin qui,
senza tornare indietro
mai di un passo,
di una noia
che ti ritrovo addosso
fino all’osso
più piccolo del tuo corpo.

Erano altri tempi
dove s’inventavano le cose
e le astuzie di sopravvivenza
con la decenza
appena svezzata,
appena razionale.

La pagina di un giornale aperto
sembrava un muro
per non vederti passare
e un cinguettio
per non sentirti arrivare
e quattro pali
con due teli
mi sembrarono cosi
il rifugio più idoneo
per rubarti un pegno
dal tuo regno più intimo
e piacevole.
Il rumore del mare
fece il resto
come i botti alle feste
e tu d’accordo
andando su di testa.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido 31.09.018      

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