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giovedì 13 giugno 2019

Se avessi dovuto dar retta alle amicizie





Se avessi dovuto dar retta alle amicizie
avrei già venduto mille copie
e invece niente, solo mille scuse
e l’insipienza che le donna usano
quando fanno le fusa come il gatto
quando fa il distratto ma ti fa capire
esattamente quello che vuole.


E’ il dente che mi duole ? Non credo
e non vedo come.
Quelli che son rimasti sono intatti !
Scartate le amicizie mi resta ancora
l’unico consenso della prima ora
che con sfacciataggine sovrumana
disse:- Sono belle, da chi le hai copiate ?


Mi fa riandare dove non vorrei.
Vivevo per i fatti miei quando,
un giorno mi successe qualche cosa.
Intorno  un senso di meraviglia
mi mise in cuore e in testa
che  intorno l’aria odorava di festa
e tu dalla finestra mi guardavi.


Il resto per me ormai è storia
personale che non voglio riandare.
Non seppi cosa fare e quel poco
mi tiene ancora oggi
con un tormento in corpo
come le bombe della guerra
che cadevano intorno a pioggia.


Dovrò per forza trovare una roggia
e farne barchette di carta, origami
che potrebbero darmi un senso nuovo
della vita, della mia voglia
di essere immortale come prima
idea di una esistenza infinità
con echi umani, i miei e i tuoi


che mi hai preferito agli altri
senza però un giudizio di condanna
che le regole che l’hanno stabilito
nascono dentro noi che inclini
andiamo seguendo un flusso
che ci meraviglia di giorno in giorno
e di figlio in figlio come un appiglio


che ci porta fino alla fine
generando altri che anch’essi
pur essendo diversi da noi
ci rassomigliano per compiacerci
delle nostre sostanze, delle nostre
idee che perdurano con i dubbi
che ancora durano ed avanzano.

Gioacchino Ruocco*

* Biografia in Pagine

Ostia Lido           13.06.019

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