Non trovo…
Non trovo il punto
e neppure il capo
da spartire con te
e se mi affliggo
e per capire perché
c’è qualche cosa
che mi riporta a te
soffrendo giusto il tanto
di un godimento
perverso
che mi complica la vita
che vorrei
senza legami
libero di andare e di tornare
dov’è la tenda,
l’oasi, il mio regno
dove la fantasia mi afferra
ma ricrea gli spasimi
di una guerra
che doveva essere
dimenticata
da sempre
e invece ancora
col fucile in mano
a difendere
la tua e la mia vita
per non farla morire
alle condizioni a
altrui.
Guarda il referto.
Sono parole incerte
che stanno facendo
rompere l’incanto
quando più avanti
ritroveremo il capo
che fa infrangere il mare
senza nascondere
le gioie e le lagnanze.
Non godo a soffrire,
ma vivo la vita
che ha una fine incerta
e lo sconcerto
che non mi tocca tanto.
Più avanti
c’è da sempre
la meraviglia del tuo sguardo
con la quale gioco
ad inventarne un’altra
per sfuggire di mano
a quel ragazzo
come l’aquilone pazzo
che poi… cadrà più avanti
dove nessuno sa…
nessuno può cercarlo…
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 16.02.2020
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