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martedì 24 novembre 2020

  

Tornando indietro

salverei di me

quel poco

che mi è rimasto addosso

senza pentimenti

perché non posso

e certo non potrei

continuare a vivere

senza di esso.

Passo dopo passo

mettendo un po’ di gesso

sulla stecca

proverei a tirare

quei colpi

che non ho mai tirato

perché non ero

quello di oggi

con tante idee in più

e qualche dente di meno,

qualche capello

che bene o male

non mi ha fatto bello

più di quel che resto

e con la lancia in resta

e l’idea manifesta

di durare ancora

nonostante tutto

anche se i lutti

li ho sorpassati appena.

 

Se tolgo il freno

non so cosa succede

ma come le lamprede

non voglio

restare sul fondo

di chi crede

il contrario di tutto,

asciutto nel pensiero

per non andar di lungo

sul pietrisco

che resta sulla strada

necessariamente

da scansare.

 

Uomo di mare resto

che ancora

non riesce a galleggiare di suo

e aspetta una cresta d’onda

per uno sguardo

posato all’orizzonte

che si porta

sempre più avanti

pur essendo sempre lo stesso

rinnovandosi di poco

con quello

che gli corre appresso

con la schiuma di un giorno

che non è più lo stesso.

 

Gioacchino Ruocco

 

Ostia Lido             25.11.2020

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