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venerdì 1 gennaio 2016

Le nostre memorie finiscono nei cassonetti

Era da qualche tempo che non mi dedicavo alla redazione di un resoconto dell’attività dei blog in cui travaso le mie idee e annoto appuntamenti e ricorrenze che partecipo a chi li frequenta.

In quattro anni hanno realizzato 430426 viste. Avrebbero potuto lucrare qualche considerazione e attenzione in più visto il numero di gente che li hanno visitati da un numero considerevole di paesi (102).

Non credo di dovermi inorgoglire tenendo conto del tempo che ho sottratto ad altre attività ricreative e lavorative, al sonno e al mia voglia di vincere il disagio provocatomi dal nervo sciatico, dalla postura che continuo a sopportare per assolvere anche al lavoro di RSPP (Responsabile del Sevizio di Prevenzione e Protezione) nelle ditte che seguo.

Mi accorgo, non da stamattina, che ho accumulato tanto materiale da  riordinare e di aver trascurato quello che ho di più caro la mia libertà di pensiero.
Leggo e rileggo quello che gli altri scrivono e propongono, ma difficilmente trovo un’idea da percorrere lontano da interessi di parte. Non tutti e sono la moltitudine, capiscono che l’ordine delle cose sta nella ragione immacolata che comprende e assolve tutt’ i problemi.

Fare per essere annullati non serve a nessuno se non per creare problemi. L’apatia, la rivoluzione non portano novità, portano disvalori che affermano soltanto la strafottenza e la ribellione di quelli che saranno comunque contro.

E’ la misericordia che deve regnare senza finzioni, senza menzogne, senza artifici e senza esclusioni secondo i comandamenti morali che ci portano per mano dalla nascita.

Da tanti avrei preteso un’accoglienza come la mia che si adopera per trovare compagni. Gli amici li lascio agli altri a chi ha tempo da perdere. Ho sempre avuto voglia di fare ed ho trovato invece sempre gente che mi fa perdere tempo, non ultimo gli eredi di Peppe che mi hanno negato per interposta persona di avere quello che ho contribuito a creare con lui, la musica delle mie e delle sue canzoni che abbiamo cantato soltanto noi nelle serate, negli incontri, nelle occasioni che la vita ci offriva, che la comitiva richiedeva, che forse non saranno mai più cantate da altri, che la famiglia, offendendone la memoria ed il valore umano e creativo, dice di aver buttato nel cassonetto della carta sotto casa.

A che serve questo mezzo di comunicazione ? A dire altre bugie ? A fingere per sconfiggere quelli che hanno qualche buona intenzione ?

In questo momento, senza elencare le cose che ho fatto finora che potrebbero sicuramente farmi mandare al diavolo da quelli che mi sono contro, lo sto utilizzando per far sapere a chi mi leggerà l’ingiustizia che sto soffrendo e a qualche altro la disaffezione che ha nutrito verso le mie iniziative che  volevano mettere ordine in alcune materie amministrative del comune di Castellammare per una gestione corretta ed equanime della cosa pubblica. Continueranno ad imprecare.  Ma contro chi ?

Ringrazio chi si è preso la briga di visitarli per qualche ragione di cui non hanno lasciato traccia e vado avanti fino a quando troverò la forza per farlo. Auguri di Buon anno a tutti con i propri meriti e i propri demeriti. Gioacchino Ruocco

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