Un attimo per un sogno di
libertà.
una fermata richiesta dai sensi
ormai stanchi dall’assenza
di comprensione.
Soltanto compromessi
e complicazioni da rinviare
per non precipitare
nel sottosuolo.
Come un valore scontato,
che ha perso fiato nella rincorsa
per non restare nella morsa
dell’inutile attesa.
Ma quante pretese ha
Chi vive al mio fianco
Ed io stanco fino all’impossibile
Ho le braccia pesanti
Il cuore in disavanzo,
la mente oscena
a forza di sconfiggere la noia
che mi da noia, soltanto noia.
Nel retroscena
i trucchi si ammassano
le macchine pure
sulle sicure c’è il freno a
mano.
Nessuno prenota
più un volo di ascesa.
Siamo alla resa del sogno,
alla disperazione.
Gioacchino
Ruocco
Ostia Lido 2016/01/27
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