Passero solitario |
Volare basso...
Volare basso
non è più un riposo.
Scansando i rami
del fico e del pesco
sto sempre con lo stesso
pensiero
di arrampicarmi in cielo,
sempre più in alto
dove non ci sono appigli,
dove non puoi appenderti più a niente
dove il cinguettio
diventa un pigolio
nell’alito del vento.
Favola dolce il volo !
Sempre più in alto
a perdere il contatto con i
tetti,
con i rami
e un precipizio
per arrivare ai campi
col cuore che mi esplode dentro,
stordito, inebriato come mai,
pronto a sperare che sia solo
un sogno
che alla fine mi riporti a
terra
tra i solchi della vita quotidiana
in cerca di cicale e qualche
verme
pei piccoli nel nido.
Il latrare del cane,
che non è mai una guerra,
è per la luna
che è già comparsa in cielo
nel verso della notte
che mi consiglia il nido
sotto la gronda
o dietro a quel pagliaio
ormai in disuso.
Domani la lucertola dal muro
mi guarderà con gli occhi
affranti dal sole
indecisa anch’essa su che cosa
fare
senza dover chiedere permesso
per liberare la sua ansia
di reclusa
nel muro di casa
per traslocare altrove.
Gioacchino Ruocco
29.08.2017 Ostia Lido
h. 17.00
h. 17.00
Nessun commento:
Posta un commento