Damnatio memoriae
Già perso,
eppure non mi arrendo.
Pretendo
che sia chiaro
il verdetto di condanna.
La “damnatio memoriae”
non appello mai.
Tanto nel cuore
tuo
ci resterà per sempre
come il sapore del sale
del mare vicino,
l’idea del viscido
che sempre fa cadere
e tutti a ridere
per il piacere
di vedermi affranto per terra
con il paniere vuoto
per i frutti
che rotoleranno lontano,
che tornerò a raccogliere
perdendo il terrore
dal viso
sotto il sorriso o scherno
degli altri,
o astanti occasionali.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 12.12.019
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