Le tante disattenzioni
non mi permettono
di premiarmi ogni giorno
ad ogni refolo di vento
imbrigliato.
Su che cosa
potrei mettere l’accento
mentre i raspi maturano
dell’uva puttanella ?
Oggi siamo ancora ai ricatti,
alle questue
che chiedono pane.
Di giustizia non se ne parla
neppure nelle aule preposte.
Se non fosse per il tarlo
che mi parla dentro
anche quando dormo
sarei già morto
disadorno di tutto
e dei miei pensieri di gioia
definiti da tanti le noie
del mio vivere
facendo poesia.
Gliel’ho detto e spiegato
che se non fosse stata la mia vita
l’avrei attaccata ad un muro da tempo
per farla seccare
sotto gli occhi di tutti,
ma i lutti
non mi si addicono
a partire dal mio.
Se c’è un dio
Lui sa il perché.
La colpa non è mia.
Bisognava una vita diversa,
per niente perversa
che per niente
affastella
le stelle col tempo
dove ti perdo
ogni giorno
senza sapere
chi prima e chi dopo.
Col fuoco acceso
che prepariamo stasera
che da sempre abbiamo
gusti diversi ?
Perverso io,
perversa tu
fa lo stesso…
Gioacchino Ruocco
01.08.2020 h. 08,20 Ostia Lido
A Vera Ruocco: una vera amica
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