Le porte di Gerard Ruocco. Simboli e arredi del nostro tempo e della nostra storia abitativa.
Bussai alle tue porte…
Bussai alle tue porte,
erano tutte chiuse.
Mi dissero da anni.
Che non tornavi più
ormai da tempo
e nessuno sapeva
dove t’eri perso
o nascosto.
Andai e ritornai più avanti
ed aspettai la sera,
ma il fumo
nel comignolo
non c’era
e nessuna voce
ancora rispondeva
ai miei richiami.
Adesso,
dopo altro tempo,
come un viandante acerbo
mi trovo
davanti alle tue porte
con le stesse ansie,
con gli stessi silenzi
per risposta.
Ognuno va
dove il cuor lo porta,
ma lascia almeno una porta aperta
al viandante che ti cerca,
che aspetta
il tuo silenzio di tant’anni
farsi redivivo
come il rivolo
che a volte
corre a valle
con l’acqua stenta
delle lacrime
che fai piangere
da anni.
Gioacchino Ruocco
06.12.017 Ostia Lido
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