Con uno sguardo a Balthus
Quale pudore ?
E’ un fastidio intenso
che delle intenzioni dell’artista
non ha coscienza
e resta immobile,
ferma come gli è stato chiesto
con gli occhi chiusi
e le labbra strette
e il volto duro
nella sconfitta
di una verginità derelitta
che non è paga
semmai della gloria
o della storia
che appresso ne sarà.
Sta ferma con l’idea
di andare oltre
senza abbandonarsi alla
sconfitta
del piacere estetico
che guarda
che ritrae il suo candore
di bimba immacolata
anche per l’occhio
che ne va annotando
ogni piega
ogni spasimo
ogni idea di smarrimento
mentre le cose intorno
non hanno fiato
a disturbare
un turbamento spasimo
appena trattenuto.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 13.12.2017
Nessun commento:
Posta un commento