Translate

martedì 8 ottobre 2019

MEDEA


Medea

Arriverà il momento
che il dolore toccherà anche me.
Come potrebbe non farlo,
essere senza giustizia ?
Come poterlo dimenticare
se a crealo sono stato io ?

Non lo penserò mai
perché appena lo faccio
mi assale un dolore tal forte
che la morte sarebbe un regalo.

Se avrò un’anima dentro
mi dannerò fino alla fine.
Voglio sperare che esista
e resista per  attendermi.

Quando si duole
s’incomincia a morire
per sé e per gli altri.
Perché metterli al mondo
se non posso giovargli ?
Evitare l’eterno dolore
a chi duole
per il male degli altri ?

E la coscienza sarà mai tale
se non ti avversa
alla luce del giorno,
ma ti diventa rivale
nel cuor della notte
con tutto il contorno
delle sofferenze

giungendo a tal punto
fino a farti dimenticare
i vincoli e i gesti d’amore,
le vicinanze, il corrersi incontro
ad ogni ritorno
e la pazienza dell’esistere
per se stessi e per gli altri
senza i quali
non c’è esistenza che duri,
non si alzano muri
per viverci dentro.

Nella notte
è il sogno a godere di noi,
ma di giorno è la rabbia
con mille ragioni e altre mille
che attende
per farci impazzire
e morire più tardi
con lo sdegno nel cuore
per un torto
che non si commuove,
come il dio della vendetta.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido            08.10.019



Nessun commento:

Posta un commento