Era una ragazza di nome Piera
Quando ti fidi
perdi la
pazienza.
E’ l’unica cosa
che perdi di
sicuro.
Se dai la testa
al muro
ti fai male
e rischi di
romperla.
Eppure
bisogna aver
fiducia
in qualcuno,
ma se non li
metti alla prova
è la parola tua
contro la loro.
Dopo il primo
giorno
è difficile
farlo,
dopo il secondo
ti rode il tarlo
dentro
di provarci
ma se stai a
ripensarci
quando lo farai
è troppo tardi
per
meravigliarti
o disilluderti.
Troppo tempo
ormai
è passato
quando fu la
prima volta
che uscimmo
assieme.
Ci ragionai tanto.
Se gli conviene
viene
se no
se ci sarà
un’altra volta
per uscire
insieme
la guarderò
negli occhi
se mi
guarderanno
e poi andremo
dove vuole lei
facendo finta di
niente
scherzando
come quando
mi si para
davanti
prendendomi un
po’ in giro.
Se me la tiro
e lei ci sta
ancora
allora è l’ora
giusta
per dannarsi
l’anima
peccando come
posso.
Ma persi
l’occasione
e quella
appresso
cambiai
ristorante
il pollo lesso
proprio non mi
andava.
Restai depresso
quel tanto che
bastò
Mangiai qualche
panino.
Per me era lo
stesso
per quello che
mangiavo.
Lasciai i miei
pensieri
in riva al Po
senza suicidarmi
e per un po’
trovai un altro
posto dove andare
senza pensare ad
altro
che a me stesso.
Ostia Lido 15.04.2020
Eravamo a Torino forse in via Monti....
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