E’ settembre
e non ho ancora pianto
per il tempo
inclemente
che si annuncia.
Qualcuno dice
che mi faranno santo
se continuo a vivere così,
ma poi d’incanto
mi son svegliato
svogliato
non più di tanto
per esistere.
Affranto
con le ossa a pezzi
un po’ per le cadute
che ho già preso
e per le botte
e un po’
per la sorpresa
che le cure fanno
curandoti una cosa
ma producendo
altro affanno
per gli effetti
collaterali
che portano con loro.
Per ora è settembre
ma non so che dirti
anche perché
non riesco a capirti
e rischierei di sbagliarmi
nel dirti
ciò che penso.
Immaginavo però
un settembre diverso
e non piegato su me stesso
pensando di candidarmi
lo stesso
se voglio ancora sentirmi vivo
in mezzo a tanti matti
come i gatti litigano
per un topolino…
Ostia Lido 20.06.2020
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