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mercoledì 9 novembre 2016

Mata Hari



Accadde che un giorno
tutti impazzirono.
Salirono al piano secondo
e portarono via
la donna più bella del mondo.
Nessuno le tolse la pace
che aveva nel cuore,
neppure quando
le dissero
che andava a morire.

Consegnò il suo testamento,
sbrigò l’estreme faccende,
si vestì per uscire
come ogni giorno
faceva da sempre.
Indossò le calze di seta
e le scarpe col tacco alto
diventando più bella.

Mise il cappotto,
sul pesante chimono,
un cappello di paglia
per tenere i capelli
che legò sotto il mento
per non perdere tempo
a inseguirlo
per un colpo di vento.

Non provò né tristezza
o sollievo.
Uscì dalla cella
come usciva ogni giorno di casa.
Neppure una lagna
in aperta campagna.
Lasciò la sua  vita tranquilla.

Guardò in faccia la morte,
sapeva quel che faceva.
Capì che di lì a poco
sarebbe  finito
il giorno più amaro
dopo lo sparo.

Gioacchino Ruocco
Ostia Lido       10/11/016


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