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venerdì 4 novembre 2016

Perdo sonno...

Perdo sonno di notte,
perdo pace di giorno.
Di notte
non vivo sogni tranquilli,
di giorno
sto sugli spilli di sguardi
come osservato speciale
per quello che faccio,
per quello che dico,
per come io guardo,
se sono scontento,
se penso, se dico,
raccontando il dissenso che vivo.

Son rimasto coi piedi nel fango
del giorno che venne il diluvio,
da quando ho dato e riavuto
un sorriso ed un pezzo di pane
accorgendomi che non ero il cane
che la signora chiamava,
che rischiavo di diventare il trastullo
di quella  che ho preso per mano.

Perdo tempo di giorno
per fare qualcosa.
Non sono più bravo a far nulla.
Ne a dare, ad avere
ma soltanto a donare
uno sguardo, una buona parola
per non fare la guerra,
chè ogn’idea si avveri
e ognuno ritrovi se stesso
correndo, giocando
a nascondino
nella speranza
di ritrovarmi bambino
alla meta
il primo salvato,
seppure nel gioco,
mentre sono
nel fuoco che brucia
parola dopo parola.

Gioacchino Ruocco

05.11.016            Ostia Lido

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