Ritorno a casa…
Come tutte le sere
anche noi ritorniamo a casa,
alle nostre radici dopo
che ce ne siamo allontanati
forse a ritrovar noi stessi,
le ragioni che ci inducevano al dipartita
perché volevamo provare a vivere da adulti
senza stare più con la mano
nella mano di chi era più grande di noi,
della nostra famiglia, nella nostra casa
unica fino a quel momento.
Non è soltanto nostalgia
del tepore di essa,
degli abbracci dei nostri genitori,
delle loro carezze che gli sguardi ci davano,
ma gli occhi da sempre umidi
nel distacco che mi
danno l’ebbrezza
di un rimpianto
che chiede ancora ritorni
a rinfrancare l’anima
di quella gioventù
che non mi lascia mai.
Certo da oggi in poi i ricordi
saranno altri, quelli dei nostri amplessi
del nostro amore
che s’è fatto assai più grande
delle appartenenze
essenza della nuova vita.
Accenderemo qualche candela
per dare corpo al nostro sentire,
per esaudire la
nostra promessa
di essere ancora figli anche se distanti
santificando la nostra appartenenza
nei ritorni necessari a dar vigore
alla nostra entità di esseri pensanti.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 06.11.019
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