Ed io pago
Provo a legare con lo spago
che c’è in giro
ogni mio desiderio.
Ed io pago
fregato dalle prime miseria
post belliche,
fregato
senza padre deportato
per diciotto mesi,
fregato a scuola
per il trauma subito
dalla guerra
e mentre si giocava
a giù per terra
rompendomi l’anca
ma non i miei bisogni
che rendevano più stanca
la mia vita.
Fregato tante volte
dai doveri
che c’erano da assolvere
e dalla polvere
che mi facevano mangiare
sempre l’ultimo
che mi trovavo a fare.
Ho perso più diritti,
ma tanti doveri
per restare onesto
in un manifesto quadro di arroganze
e di prepotenze
sempre asseverate
ma condannate mai.
Altro che democrazia
chiesta alla sinistra e non al centro
senza parlare poi della destra….
con l’idea di restaurare…
Che faccio adesso
che per rimediare
mi affido allo sfogo
che nessuno ascolta
o leggerà
e quel che peggio
mi troverò più solo
col dileggio
di non aver
capito ancora
che se non mi correggo
o mi zittisco
qualcuno mi dirà che non capisco
che sono un rimbambito
da collegio di correzione
per far quadrare i conti
anche dei bisonti
che divorano da sempre
con quattro ganasce.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 30.08.2020
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