Passando per Oeiras
Neppure l’ombra tua
o le parole in versi del tuo
cuore.
Colori dalle tinte forti,
giardini
ormai sottratti
alla campagna intorno
e righe di binari lungo il mare
per trasferire
quello che non risiede ,
non vuol restare fermo
neppur dento al letto
a far l’amore
o sogni di indicibili
dolcezze.
Non c’era una rete sulla
spiaggia
se no mi sarei fermato
per sciabicare anch’io
aspettando il giorno.
C’era in me
l’urgenza di una poesia
di un mare oceano
un po’ dimenticato
nel mio passato
di operaio del mare.
Preferisco le ombre della terra
dove accucciarmi
ai piedi di una pianta
per svegliarmi al canto del
gallo
prima che arrivi al terzo
e mi sbugiarda
ancora un’altra volta.
Gioacchino Ruocco
05/06/017 Ostia Lido
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