Per la prima volta da solo,
veramente solo
con i miei pensieri.
Da ragazzo tirare un calcio
era un’emozione
che attraversava la porta
del campo
ed il portone di casa
rientrando.
Adesso
che lo spazio nel cuore
si è fatto immenso
c’è il silenzio
assordante della curva
a propormi
un senso di sconforto.
Ma avere torto
non mi piace affatto.
Farò il distratto
lungo la via
che va in giro
o in tondo
senza nostalgia
per assaporare il silenzio
che da tanto non mi segue.
Le tregue
non saranno le stesse
e il riposo immenso
per dare
un senso nuovo alla vita
punto e a capo.
Gioacchino Ruocco
04.06.017 Ostia Lido
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