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mercoledì 6 maggio 2020

I NIPOTI DEL CORONA VIRUS

I nipoti del corona virus

Dopo la guerra
venne di moda dire
che i figli nati in quel periodo
erano
i figli della nostra follia
quando all'improvviso
il rombo di un aereo
ci faceva buttare per terra
in mezzo ai solchi di pomodoro
o tra le piante di grano duro
guardandoci negli occhi
disperati
solo desiderosi 
di aggrapparci
gli uni agli altri
e fare l'amore
per dare un senso
ai nostri sentimenti
più umani.

Avevo solo pochi anni,
ma incominciai
a prenderti le mani
e a stringerle fra le mie
anch’io
desideroso di baciarti
e di toccarti
come facevano
quelli più grandi di noi.

Fu così
che fra noi
nacque un amore tenero
come la nostra età
e un sesso
che non aveva ancora niente
di quello dei grandi
anche se il toccarci
ci dava qualche gioia
inconcludente.

Chi se ne accorse
ci disse di fare attenzione
anche se non era ancora
l'età della ragione.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido  29.04.2020

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