Nell’eternità delle voglie
represse
tutto ha un ordine scomposto.
Sembra fatto apposta
per indignarsi
quando quello che vuoi
non è più presente
nella lunga lista
delle disponibilità.
Pronto ad accontentarmi,
neppure più quello è possibile
tornando indietro
al ripasso delle voglie
nel residuo della memoria.
Mi sento vuoto dentro
e finirò per afferrare qualcosa
da masticare
immediatamente
che non mi rompa i denti,
per divorare senza appetito
anche il non finito.
ch’è rimasto nelle pentole
o nel sogno della realtà.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 20/03/2013
Inserita nella raccolta “Giorno
per giorno”
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