Translate

sabato 14 dicembre 2013

Le cose che volevo fare - dalla raccolta “Giorno per giorno” di Gioacchino Ruocco




Le cose che volevo fare
le farò un’altra volta.
Come mi capita da un po’ di tempo
resto a guardarti
e a pensare assieme
alle tue lagnanze quotidiane
e alle mie che non ti dico mai.
Diventa così la casa
un dedalo di strade
per incontrarci
il meno possibile,
angoli dove passare il tempo
rannicchiato ad aspettare
gli umori del giorno
come la pioggia
per abbassare le serrande
o chiudere le tende
per il troppo sole
o il suono del telefono
che chiama
senza fermarsi mai.
Ombra su ombra
si accumula il pensiero
di essere un forestiero
in casa propria
in comproprietà.
Ti passo a fianco
ed evito i tuoi fianchi
che ancora gli occhi stringono
nel tentativo
di pacificare i miei rancori,
ma tutto resta vano
nello sguardo
che incrocio,
nel divenire
di un riposo
che affonda
nella brama del silenzio.
Non serve allora
l’attesa
in una contesa
che ha troppi fianchi
per scappare altrove
se non alle nove della sera
quando più sincera
ti mostri e ti rapprendi
vicino a me
come non fosse niente,
come se lo stato dell’indifferenza
fosse maturato
senza ammazzarci
dentro la quinta
che avevamo scelto
per un ripasso
dei nostri rimpianti
forse lasciati al domani
come le cosa che dovevo fare
e invece le farò un’altro giorno.


Gioacchino Ruocco

Ostia Lido   05/04/2013
Inserita nella raccolta “Giorno per giorno”

Nessun commento:

Posta un commento