Mi meraviglio che con tre dita in
meno
e i miei tanti peccati
mi accetteranno lo stesso in
paradiso,
io che l’ho sempre avversato e
mai promosso,
io che l’ho rappresentato nelle
mie tele
in termini non trascendentali
senza mai meritarlo affatto.
Il mio Cristo da tanti rifiutato
é sepolto ancora in uno
scantinato
in attesa di risorgere con noi
appena il tempo ne sarà maturo.
L’ho disegnato come l’avrei
voluto
con la mia stessa carne addosso,
con i miei pensieri irriverenti,
con le mie frenesie di perdente
di uomo perso e non più credente
di un Cristo uomo e essere
innocente.
Dove ho trovato le mie verità
là ritornerò in attesa di una
grande mostra.
Quando risorgerò mi mancheranno
o ne avrò di più ricompensato?
Aspetto una risposta da chi sa
come vanno le cose nell’aldilà.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 26/04/2014
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