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mercoledì 26 ottobre 2016

Oscilla la lampada al soffitto

Mentre ero davanti al PC ho avvertito che la sedia  sulla quale sto ancora seduto stava muovendosi, non per la mia "jorda", ma per effetto di una scossa di terremoto che è ritornato a farsi sentire due minuti fà alle 21,19 segnate dal mio computer. Era dal 1980 che non succedeva.



Oscilla la lampada al soffitto
e il cuore torna afflitto a palpitare.
Quant’ancora penseremo al peggio
quanti singhiozzi si stanno a preparare!
Certo saremo ancora in piedi nella notte
tenendoci per mano per non perderci
per non smarrirci nel terrore della morte
da sempre pronta a portarci via
tra il pianto di quelli che restano
che da secoli non si rassegnano alla perdita.

Chi ci diede la vita si racconta che era eterno
come ancora si dice, ma questa terra
mentre ti fa felice ti porta via
anche senza una guerra seppellendoti
come un rifiuto da rigenerare 
da parte di chi resta
nel procreare altra vita,
altri inganni, altri terremoti,
per mescolar le gioie con gli affanni,
evolvere il pensiero per capire
se questo mondo un giorno andrà a finire
e andremo altrove a rinnovare il fiato
che già si è consumato di contrada in contrada 
pregando, gridando, imprecando
rinnovando il tormento che in noi ritorna
vedendo modificarsi i contorni del creato
che da domani in poi  guarderemo 
con altre emozioni, con altri rimpianti
cantando altre canzoni a ricordare il passato.

Per un momento mi sono perso
in questo avvenimento che mescolava il sangue
e il fiato in gola senza trovar parole
uguali quelle che danno gioia
per il pericolo scampato.
Mi son guardato intorno ed ho capito
che il brivido provato 
non era per il freddo della sera,
ma per la chimera 
che era arrivata ad un passo da me 
a modificare il creato
come il primo giorno.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido              
26/10/016  ore 21.11



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