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lunedì 24 ottobre 2016

Sulla costa che scende verso il mare...








Sulla costa che scende verso il mare
mille case stanno preparate dal  tempo
qui sedimentato,
tanti percorsi per poteri amare,
sognare un diluvio universale
il più lontano possibile
perduti appresso a foglie sempre verdi
in un tripudio di aria salmastra
che su di loro si posa e si frammista.

Un vuoto che affiora dentro a un muro
è un passaggio sicuro per l’aldilà
che sogno ogni volta che torno
e m’arrampico nell’aria per le vie
che svegliano i ricordi alla poesia
del tuo amore che in mezzo
a questo eterno paesaggio
non ha bisogno di pudore
nelle luci che ritorneranno all’alba
a dare consistenza ai nostri gesti,
leggerezza alle parole
che nelle ombre sembrano farfalle
scintille nate a risvegliare il buio
che nascono dal cuore
per posarsi su un corpo che del dolore
ne ha fatto un lontano ricordo.

Pietra su pietra i miei sospiri
formano altri terrazzi
dove spontanee crescono le nostre idee
che anche sul tardi non dispereranno
di ritrovarsi ancora quando sarà
l’ora della ripartenza inevitabile.

Gioacchino Ruocco
24.10.016                     Ostia Lido




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