Se non mi resta che piangere
Se non mi resta che piangere
prendo nota di quel tanto che
posso
delle mie consistenze vitali
e mi pongo a ridosso
delle tue dipartenze, delle
assenze
che a volte mi lasci
bene in vista sul comò, sulla
cassa
della stanza da letto.
Non lo fai per dispetto
me lo hai detto già tante volte
per l’affetto che hai verso di
me
che ancora non vuoi dire amore
Ti guardo e i tuoi occhi di lago
non danno spago
per capire dentro cos’hai
e il mare lo stesso anche se
frange
e tu lo rimpiangi ogni sera
e ogni volta che puoi
ti ci vai a buttare.
Non so più che dirti
Se continuo ad amarti
con la disperazione che hai
finirò odiandomi
con i tuoi giorni che a picco
mi porteranno
senza gloria, senza vanto
come un santo che grazie non fa
se non quella di starsene a
canto
guardando con te l’orizzonte
lontano.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 22.10.2017
Nessun commento:
Posta un commento