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domenica 22 ottobre 2017

Se non mi resta che piangere

Se non mi resta che piangere


Se non mi resta che piangere
prendo nota di quel tanto che posso
delle mie consistenze vitali
e mi pongo a ridosso
delle tue dipartenze, delle assenze
che a volte mi lasci
bene in vista sul comò, sulla cassa
della stanza da letto.
Non lo fai per dispetto
me lo hai detto già tante volte
per l’affetto che hai verso di me
che ancora non vuoi dire amore

Ti guardo e i tuoi occhi di lago
non danno spago
per capire dentro cos’hai
e il mare lo stesso anche se frange
e tu lo rimpiangi ogni sera
e ogni  volta che puoi
ti ci vai a buttare.

Non so più che dirti
Se continuo ad amarti
con la disperazione che hai
finirò odiandomi
con i tuoi giorni che a picco
mi porteranno
senza gloria, senza vanto
come un santo che grazie non fa
se non quella di starsene a canto
guardando con te l’orizzonte lontano.

Gioacchino Ruocco


Ostia Lido              22.10.2017

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