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martedì 18 aprile 2017

Al di là del Tevere






Quando passo per la tua via
è malinconia dal primo istante.
Ogni ombra ormai sembra la tua!
Eppure ombre non ce ne sono mai
se non le faccio con la mia persona
quando lascio questa strada  e vò nel sole
che mi aspetta da sempre
nel vicolo appresso.

Al di là del Tevere
ci sono altre illusioni
altro tormento
che genera canzoni poesie,
volti che tornano alla mente
in processione
a ricordarmi
gli umori della mia gioventù
di una Roma
che non si addormentava
all’ora della “pennica”.
Continuava  a sognare ad occhi aperti
nella disperazione di noi ragazzi
e di Michele che pazzo non era.

Migrando da un quartiere all’altro
ne viveva ogni stagione
con una razione per ognuna
delle donne che amava,
che lui diceva l’amavano
senza nessuna intenzione
di amarlo ancora
solo nel tempo e la stagione
che a loro dedicava.

Gioacchino Ruocco

18.04.017            Ostia Lido






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