Le sequenze
che non erano
consonanti
sembravano
astrazioni
del pensiero,
trincee
presenti sul terreno
per raggiungere
avamposti
inusitati.
Oggi,
vuote di mistero,
sembrano
parole desolate
in cerca
di un requie
per non svanire
nelle litanie
di illusioni poetiche.
Gioacchino Ruocco
15.04.017 Ostia Lido
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