In tempo di nostalgia
bisogna pure rivoltare l’anima
come si faceva coi vecchi vestiti
o prenderla con tutt’’e due le mani
e partire.
Ma per andare dove
se non hai fatto più un passo a
piedi
oltre il peccato della clausura ?
Ti se chiuso dentro quattro mura
e hai vissuto di sguardi
nel creato intorno
e delle voci di ritorno
che non conoscevi affatto.
Da uomo distratto
per non voler soffrire di tante
cose,
ti sei ascoso alla vita
per più di metà della tua
tra ricordi e rumori,
tra voci e melodie,
tra grida e la pazzia
per un scelta obbligata,
per non svelare i peccati
dei tuoi sogni
e dei tuoi timori
come è andata è andata.
Se indietro la coscienza è tornata
sarà una nuova esperienza
per dedicarti meglio al tuo
peccato.
Gioacchino Ruocco
04.04.017 Ostia Lido
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