Incosciente e fragile il mio amore
sempre pronto a farsi in mille
pezzi
nella tempesta come nel dolore.
Lo stiamo vivendo come un'illusione
da una infinità di anni
dicendoci nella buona
e la cattiva sorte le stesse cose
che si dicono tanti per farsi male
o per trovare un’ombra
per il riposo quotidiano
pieno di gioie e languide carezze.
Quando mi accosto a te cerco i
tuoi occhi
per fare si che i corpi che si
affrontano
abbiano con sè tra le tante cose
cil pane del divino
amore
e la voglia ardente di chiedersi
perdono
a cuore aperto per quello che
ancora sono
e lo hanno conservato dentro di loro
come un dono da portare all’altro
nel chiedere e nel darsi con amore.
Quando questo si avvera
è un giorno di felicità piena
dal quale io mai mi leverei
per non ritrovarmi nella
solitudine
di uno sguardo che corre oltre
come il fulmine che attraversa il
cielo
senza sapere dove andrà a cadere
senza una fiamma a mille miglia
in ogni dove un cuore alberga
ma non vuol morire straziato e
vinto.
Gioacchino Ruocco
17.07.017 Ostia Lido h. 06.53
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