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sabato 15 luglio 2017

Un anno fa



Mi davano per morto di lì a qualche giorno.
ed io incredulo a guardar questi soloni
che ancor non sanno niente della vita
incapaci di guarirti un grattacapo
che a volte sono i figli a procurati
nella loro insipienza, nella loro pochezza
di esperienze allo spasimo
dietro casa a masturbarsi il cervello
con strane abitudini che l’umanità procura.

Il duro lavoro per spaccar le pietre
lo fanno gli uomini che a repentaglio
mettono il proprio destino
per avere un panino a mezzogiorno
o un tramonto da guardare
con un bicchier di vino davanti
con mille pensieri per saper che fare
per vivere meglio, per dimenticar
la guerra che li ha visti sconfitti.

Non è più tempo di rifugiarsi sotto terra
o sulle palafitte, ma è tempo
di prendere il coraggio tra le mani
e rendere felice questo mondo senza pene
con il bene che coltiva il bene
anche quando il cuore dorme
per dimenticar le pene di mezzo giorno
anche se ha imparato a fare a meno
del peccato di superbia, dell’onnipotenza

che lo vorrebbe a capo di tutto il creato
quando ancora gli mancano le parole
per parlare agli altri esseri per non tradirli
dovendo poi spiegare come soddisfare
i bisogni naturali, i comandamenti
che hanno ricevuto prima di noi
per eliminare le diffidenze, le differenze
e l’eco delle reminiscenze lontane
nate col primo giorno del creato.

Tutto di là ha origine, dal primo giorno
quando l’amore eterno era da venire,
quando il disegno non aveva ancora
line orizzontali e l’infinito era
una punta acuminata di parallele
che laggiù si incontravano e si incontrano,
dove non c’è ancora dato sapere
se c’è la perdizione di un peccato
o una vita piena di illusioni magiche.

Gioacchino Ruocco

16.07.017               Ostia Lido

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