Le mie millimetriche distrazioni
che non danno gioie
come le grandi tempeste d’estate
creano lo stesso in te
quei disagi
che non mi aspettavo
ti rendessero disperata,
spaventata
come l’uragano di ieri
in un rincorrersi
a chiudere gli infissi.
Abituatomi alla tua energia
di partoriente
nei tuoi occhi
non avevo mai visto niente
come il terrore
che si è scatenato in te.
Se vuoi
giocheremo all’infinito.
Minimizzerò il mio respiro,
mi farò come un pulcino,
ma se dovesse succedere
non so ancora come
potrò mai dirti
che non ci incontreremo più
per tutta l’eternità
dove la mia orbita
potrebbe essere lunghissima,
assurda, smisurata
e non sarà una mia distrazione
ma il tempo
che si mostra realmente
in tutto la sua gravità
mentre il sorriso si spegne
sul mio viso cereo.
La mano fredda
si farà più fredda
e il cuore come pietra
a non risponderti
a non battere più
per il tuo amore.
Gioacchino Ruocco
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