Ultima cena |
La natura
del dare
La natura
del dare
è molto meno
della
gratitudine del ricevere.
Il mio
remoto desiderio
della
privazione
è una
canzone che raramente
torna nel
pensiero
delle
giornate d’inverno,
in quelle
estive
quando la
consunzione
più
rapidamente si avverte
e c’è più
fame,
più sete
fra la gente
e il dare e
l’avere
sono come
le onde del mare
che
prendono e riportano a riva
ora un
sorriso,
ora un
tozzo di pane,
ed ora
quelli
che
arrivano a cercare
il loro
paradiso in terra
o il loro
dannarsi.
L’anniversario
che
nell’autunno
è un
ricordo infame,
mi pone di
fronte alle foglie cadute
come a un
letame
che non sa
che fare,
dove
andarsi a mettere
per non
sprecare
le proprie
energie.
Niente si
crea
e niente si
distrugge,
ma qualcosa
sfugge
come
l’entalpia
che
esaspera i confini
dell’anima
e la lascia
indifesa
nell’attesa
di una
nuova teoria.
Gioacchino
Ruocco
Ostia
Lidi 07.11.017
Ad Anna Di
Cerbo
per la sua
magnanima attenzione
al mio
lavoro in versi,
al mio
trascorrere il tempo
cercando
una ragione di vita vera
che possa
tornare utile anche agli altri.
Gioacchino Ruocco
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