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giovedì 16 novembre 2017

Non è che sopportando












Non è che sopportando
la vita acquisti più solennità.
La vita ha una sua fine
che non sappiamo come
si realizzerà.
Cercandone un’altra
o la pietà degli altri ?
Il mio consenso alla santità
è darsi pace
solamente quando
l’amore si avvera
e la caducità del pensiero
diventa eternità
una fra tante delle regole
che abbiamo innanzi
da scegliere per dare
a chi incosciente
si trova nella sofferenza
e sorride dandoci amore,
il proprio cuore
e una idea
che lo farà più grande di noi.
Mi son sentito a volte
come un disperso
che cerca di capire cosa fare.
Mi fermo e aspetto
e sto ad aspettare
fino a quando
non trovo un pensiero di rimando
per svoltare l’angolo
dove doveva essere
il mio punto di partenza.
Sono i ricordi
che non riescono a stare
senza un riscontro
e poi qualcuno
che mi dice aspetta
c’era una casa
ma poi l’hanno distrutta
dopo la guerra
e il cuore finalmente afferra
la voglio del ritorno
verso sera
all’altra casa
dove ancora spera
di trovar qualcuno
sotto la luna
dove ci siamo persi in tanti
una sera di guerra
aspettando che la paura si spegnesse
prima di alzarci
da tutti giù per terra.

Gioacchino Ruocco

16.11.017               Ostia Lido

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