Se non fosse che ho bisogno…
Se non fosse che ho bisogno di vivere
credendo in qualcosa
potrei forse fare a meno del tuo sorriso,
e di tutte quelle cose
che inconsciamente mi fanno vivere ?
Mi sono messo a riposo seduto a guardarti.
Mi tedia soltanto
la sedia che raccoglie il mio peso e lo sforma.
Ne ho perso di chili
ma ancora mi tocca trovare un motivo
per stare seduto a guardarti ogni giorno
e capire di te
le pose che assumi, le parole che dici.
Tu che consumi
più spazio di me mi guardi meravigliata
all’andata e al ritorno da ogni giorno che
passo fuori casa.
Come contorno mi metti davanti parole
che come pretesti,
hanno voglia di sapere di me, cosa ho fatto.
Ed io giù a spiegarti che nella mia vita
faccio un mestiere
ch’è ancora lo stesso di ieri, che prevede
dei posti lontani
dove andare a vedere gli altri che fanno
nell’affanno di ogni giorno senza scorno
per ricordare
loro che la vita è sacra prima di tutto,
che un lutto
non porta profitto, fa piangere invano.
Che bisogna pur dare un senso alla vita
e alla morte
e scegliere fin che si può la vita d’amare
che amara non è
se hai qualcosa in cui credere e da rifare
per uscire di casa e levarti di torno
fino al ritorno.
Se non fosse che ho bisogno di vivere
senza scorno
resterei per ore a guardarti seduto
per sentire che mi racconti dei bisogni
che hai anche tu
che mi ascolti poco convinta di quello che
io ti racconto
come l’uomo più tonto del mondo che crede
a qualcosa che non ti convince perché gli altri
che non sognano
sono diversi da me, hanno altri ideali.
Se non fosse
che ho bisogno di vivere credendo davvero
che la vita è un mistero e non so come fare
per farti capire
quello che sento dentro di me quando guardo
nel cielo
e il mistero sta per svelarsi dentro di me.
Un amore più grande del mio, un amore
che si dilata
senza un muro da scavalcare libero di andare
oltre ogni misura
e una vita che ha un senso diverso, di eternità.
Gioacchino Ruocco
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