Spettanze
L’affanno del cuore
è come l’asma
che mi chiude i polmoni
e ogni respiro
mi porta a vaneggiare.
Ho lo stomaco
pieno di veleni
di atroci verità
senza una cura.
Mi guardo nello specchio
e aspetto
che qualcuno mi ritrovi
morto senza un grido.
Le mie spettanze
sono rimaste
prive di voce,
ma il deficit avanza.
A chi dovevo dirle
le mie sofferenze inaudite
se il trambusto intorno
neppure con un dito
sulla bocca si zittiva ?
Erano giorni di politica
ma di ingiustizia atroce
che dava tutto a tutti
a quelli che alzavano la voce
per non sentir la mia
mentre quell’altro
più scaltro
non si lamentava
vivendo del soverchio
che sbavavano
i piatti troppo pieni.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 09.03.018
Inserita nella raccolta
“Cartella clinica”
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