Non
so che di dirti
Non
so che cosa di dirti d’importante !
Mi
sono illuso tutta la giornata
di
trovare qualcosa da raccontarti
e
un modo di dirlo per invogliarti
scherzando
ad ascoltarmi
con
gli occhi aperti come trasognati
mentre
stai a pretendere dell’altro.
Mi
sono illuso cercando le parole
nuove
per meravigliarti
ma
tu mi hai chiesto
di
avere il pane, solamente.
e
alla parola navigare
hai
dato uno sguardo al mare
quasi
indifferente.
Volevi
solo terra da zappare
ed
aspettare lo germogliar dei semi
perché
la terra la sera lascia andare
chi
la coltiva a riposare a casa,
con
quelli di famiglia
e
crescer la coniglia, la gallina
e
i passeri cantare.
In
mezzo al mare ci vanno quelli
che
come il mare sono irrequieti,
quelli
che son poeti di avventure
e
delle tempeste sanno cosa fare
capaci
di dormir sonni tranquilli
sognando
i grilli che son rimasti a casa
mentre
la nave va galleggiando appena.
Hanno
lasciato il cuore a chi lontano
a
terra torna a pensarli, tornano a sognarli
come
serpi nel muro che strisciano piano
ma
si fan sentire quando sondano la strada
che
percorrono come se fosse una torre
e
non un muro che tiene sicura la casa
ed
il riposo di chi non osa
maledire
il tempo brutto come fa
il
cane nella cuccia che lecca l’aria
prendendo
nelle bocca le gocce che
lo
aggradano per non bagnarsi troppo
ed
il galoppo delle nuvole nell’aria
e
i lampi accesi dai fulmini
che
inchiodano la terra dentro la fango.
Gioacchino
Ruocco
17.05.018 Ostia Lido
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