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giovedì 17 maggio 2018

Non so che di dirti


Non so che di dirti

Non so che cosa di dirti d’importante !
Mi sono illuso tutta la giornata
di trovare qualcosa da raccontarti
e un modo di dirlo per invogliarti
scherzando ad ascoltarmi
con gli occhi aperti come trasognati
mentre stai a pretendere dell’altro.

Mi sono illuso cercando le parole
nuove per meravigliarti
ma tu mi hai chiesto
di avere il pane, solamente.
e alla parola navigare
hai dato uno sguardo al mare
quasi indifferente.

Volevi solo terra da zappare
ed aspettare lo germogliar dei semi
perché la terra la sera lascia andare
chi la coltiva a riposare a casa,
con quelli di famiglia
e crescer la coniglia, la gallina
e i passeri cantare.

In mezzo al mare ci vanno quelli
che come il mare sono irrequieti,
quelli che son poeti di avventure
e delle tempeste sanno cosa fare
capaci di dormir sonni tranquilli
sognando i grilli che son rimasti a casa
mentre la nave va galleggiando appena.

Hanno lasciato il cuore a chi lontano
a terra torna a pensarli, tornano a sognarli
come serpi nel muro che strisciano piano
ma si fan sentire quando sondano la strada
che percorrono come se fosse una torre
e non un muro che tiene sicura la casa
ed il riposo di chi non osa

maledire il tempo brutto come fa
il cane nella cuccia che lecca l’aria
prendendo nelle bocca le gocce che
lo aggradano per non bagnarsi troppo
ed il galoppo delle nuvole nell’aria
e i lampi accesi dai fulmini
che inchiodano la terra dentro la fango.

Gioacchino Ruocco
17.05.018   Ostia Lido

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