Quando ti sento ridere
sono felice del tuo sentimento
del tuo quieto vivere
del tuo ardimento
che anche contro vento ardisce.
Quando i tuoi passi arrivano
se non fosse per la manifesta
gioia di tornare
ti troverei affianco
senza immaginare
la strada che hai percorso.
L’ultimo tratto
da sempre chiassosa
la lontananza l’ha ridotto muto
per sorprendere la mia attesa
che non riposa quando stai
lontano.
Stringimi le mani
fatti tenere tra le mie braccia un’ora
per ritrovar l’odor della tua
pelle
che mi risveglia il cuore
dalla tua lontananza.
Mi dici: - E’ un giorno appena.
Stamani io dormivo
e ti ho sentito appena chiudere il
cancello
che fa rumor già da se
quando c’è vento
e nel giardino sfarfalla ogni
foglia caduta,
traballa il pergolato sotto i
colpi del vento
e non ce nulla che resta dove era
se non arriva sera o la quiete.
Se non fosse che mi sento stanco
ti seguirei per non lasciarti sola
a interpretar parole e un sentire
che non vorrei udire
fuori dal mio sogno.
Ho bisogno di te
ed io di amarti
anche se a volte mi perdo
e a fatica mi trovi
e mi commuovo solo a guardarti.
Gioacchino Ruocco
08.06.018 Ostia Lido
Inserita nella raccolta: Senza
titoli…
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