Un
giorno con Cardarelli
Se
non sapessi
che
intorno c’è Tuscania,
addormentata
nella
sua dolcezza sonnolenta,
mi
sarei perso
nei
miei vaneggiamenti
come
un matto
che
traduce in versi
i
tremori
del
suo cuore.
Camminando
mi perdo
passo
dopo passo
appresso
al sasso
che
da millenni
sfiora
la mia mente
quasi
a colpirmi
quegli
accidenti
che
di primitivo
non
avevano niente
vivendo
il loro tempo
come
il mio.
Ma
io non mi perdo
in
questo paradiso
di
millenni,
di
sensazioni
che
riempiono il mio cuore
di
suoni antichi,
di
voci
che
riaffiorano
costantemente
sotto
i miei passi
mai
stanchi
di
percorsi
indovinati
dove
la frasca s’agita
di
troppo,
dove
uno schioppo
lasciò
il suo eco,
dove
la farfalla
balla
nell’aria
con
la stessa voglia
dei
mie pensieri
che
vanno sconfinando.
Un
po’ dovunque
c’è
un’anima risorta
sotto
ai miei passi
che
mi accompagna
quando
ritardo,
dove
io ardo
con
i ritorni
ai
secoli passati
nella
gioia
dei
sensi ritrovati,
di
gioie
che
sembravano ormai perse
e
invece
sono
qui a ristorarmi.
Gioacchino
Ruocco
21.08.018 Ostia Lido
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