Amatrice |
Se scricchiolava il mondo
Quanti sospiri soffocati
per non spegnere
la luce che la candela offriva
come unica fiamma
disponibile al momento.
Dopo tanto penare
un po’ di luce quella fiamma
fioca
dava una realtà ai nostri gesti
che cercavano nelle parole
il volto che le diceva
come angosciato dalla triste
prece
che il momento voleva.
Soltanto allora la preghiera
commuosse i nostri gesti
in carezze fervide di tremiti.
Poteva essere l’ultima volta
che mi davi un bacio
sotto lo scrosciare delle travi.
Svani in un momento
quel po’ di paradiso che mi
davi.
Se scricchiolava il mondo
e ondeggiava la terra
pensai alla guerra
che avevamo scampata
e non a quella c’ormai s’appressava.
Gioacchino Ruocco
30.08.018 Ostia Lido
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