La prima volta
fu come il giorno appresso
e adesso
è ancora come il primo giorno.
Tremante era il mio cuore
e ancora trema nel volerti
prendere
per portarti dove vorrebbe
senza lasciarti andare
volentieri
sperando sempre in un nuovo
incontro
capace di annullarmi e di
ammaliarti.
Quando mi lasci
va via come un sogno
e il risveglio si fa
meravigliato
per il ricordo del tuo sapore
sulle labbra
della tua pelle come fosse mia
che sento addosso come una malia,
come l’onda ribelle dei capelli
che mi copriva il volto
e il respiro
che assottigliava l’anima
come il barlume della vita fuori
o del sole accecante
che stava per sottrarti
alle mie carezze
avide di baci.
Fu il giorno a prendermi
e a portarmi via
mentre cercavo scuse per non
farlo
come la nebbia del canale che si
addensava
annullando la strada
della mia sortita.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 20/02/2015
Inserita nella raccolta “Secondi
e contorni”
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