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domenica 1 febbraio 2015

A Pasquale Gargiulo…


Pasquale Gargiulo - Torre Annunziata.



I miei inverosimili ricordi
ti avevano appena conosciuto
ritornato dall’immenso fragore della guerra
che ogni notte a terra
aveva cercato vite da distruggere,
case da rendere macerie,
anime da portare altrove
fuori dai confini della vita.
Ritornasti un giorno che la mietitura
ancora era lontana da arrivare
con il granturco verde sopra i solchi
nel suo vestito verde ed altezzoso.
Portasti a casa i semi della speranza,
ma ne piantasti soltanto uno
nel mio cuore di bambino
che ti restò vicino
giorno dopo giorno fino alla fine
preso dalla tua gioia di ritornare a vivere
tra la tua gente, dentro ai tuoi sospiri
di ragazzo dai sogni appena immensi.
La gioventù che avevi ancora in dono
perse i tuoi occhi in un mattino avverso
anche se il cielo era terso
più degli altri giorni.
E la pace finì in un grido che lacerò
il mattino appena sveglio sul tuo destino
che dopo tanti torti
approdava al confine del tuo essere.
Angelo dagli occhi immensi
ritornasti alla tua terra col tuo sangue
che fu pianto con lacrime incandescenti
anche dal Vesuvio che lì ad un passo
niente poté
se non esserti testimone impotente e mortificato
nel fragore delle armi
farti da scudo 
nel torto che stavi subendo.

Gioacchino  Ruocco

Ostia Lido            31/01/2015
Inserita nella raccolta “Odi e odii”

Vittima innocente di una “guerra di liberazione” che portò con sé
violenze alla popolazione civile, malaffare, crassazioni e un vivere da far west.


Immagine restaurata da Sebastiano Ruocco (Ice One)  10/02/2015





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