L’interesse per la
poesia è relativo a ognuno.
C’è chi lo coltiva
dentro a un vaso
e chi sotto un ulivo
tra le braccia della
donna che ama.
E’ come il veleno,
ma addolcisce il
cuore
trasformando le pene
in un dolore
più sopportabile.
Le parole illudono
all’istante,
ma aiutano a
camminare cantando
lungo la strada che
porta via il cuore
dal delirio alla
pazzia.
Omero, la tua poesia
ancora oggi mi corre
dentro
ed appresso a te me
ne vengo
al suono della cetra
cantando anch’io
l’ira di Achille
“che molto anzitempo
all’orco
generose travolse
alme di eroi”.
e di Ulisse il desiderio
di conoscenza
oltre ogni ragione,
ogni sentimento
che nelle tempeste
spinge il mio sospiro
fino all’approdo ad
Itaca
a riscattar Penelope
dalla sua dimenticanza.
Nelle ombre avanza
dei giorni
e mi risveglia dai
torpori dell’anima
che sembrano il
presidio dell’inferno
sul margine sconfitto
e non più eterno.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 25/02/2015
Inserita nella
raccolta “Secondi e contorni”
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