Ormai
siamo all’addio.
Più di una
volta
mi hai
mandato via
dicendomi
di non
volermi più vedere.
Estranea diventi
e ti
accontenti così
di farmi
arrabbiare,
inviperire,
diventare un
altro
fino al
momento
di un tuo
bisogno.
Neppure
dai ricordi,
da ieri ad
oggi,
emergono pensieri
di
speranza.
Tutto si
perde
nella tua
impotenza
di donna
armata
di nuovo
fino ai denti.
L’amore,
se c’è stato,
era un’appartenenza
tollerata
alle nuove
abitudini
come la
convenienza
di un male
minore.
Ad ogni
passo
uno sconquasso
risuona alle
mie spalle
rappresentando
il tuo dolore
in termini
reali.
Che cerca
altri guanciali
per mantenerti
a galla.
Gioacchino
Ruocco
Ostia Lido 28/02/2015
Inserita
nella raccolta “Secondi e contorni”
Nessun commento:
Posta un commento