Quando
il tuo pensiero
mi
lascia indietro
salto a
pié pari come un grillo
il
sentiero
che
taglia fuori la campagna.
Come una
lagna
tornerò
a frinire
suonando
una canzone per dormire
nel
folto della selva
per
scordare il rumore dei passi
che
cercano il tuo cuore,
il
materasso tiepido del sonno
negato
dalle voci della sera
ancora
incandescenti.
Nelle
ore contate
l’ardore
della notte
sarà
come un tormento,
sconfitto
dallo
stormir di foglie
che
cantano dei pollini
arrivati
a tarda sera.
Semenza
del piacere
mai
perplesso,
quasi
dovuto
a
rigenerare il mondo.
Gioacchino
Ruocco
Inserita nella raccolta “Secondi e contornì”
Ostia Lido 19/06/2015
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