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sabato 13 giugno 2015

Tu la sola che amo



Tu la sola che amo
e mi odia tanto.
Alterco con te
fino all’imbrunire
quando ognuno
va a dormire
nel proprio letto
fianco a fianco.

Stanco ti vorrei abbracciare,
ma debbo tener fede
all’odio che mi porti
fin dal primo mattino.
Basta una parola
per arrivare
dove si va a finire
per cose non dette
o sentite male.

Nella confusa luce dell’ingresso
si confonde sempre più spesso
l’uscire col rientrare
nei gesti vuoti
che stanno a scrutare
al posto degli sguardi deludenti.

Lo stridio di un freno
a volte ci risveglia dal torpore
restituendoci al dolore
della perdita dell’altro.

Quando suona il telefono
nessuno corre
o si corre in due
per dire cornuto all’asino
e no al bue
che resta indifferente
nella mota
quel tanto che gli basta da poltrire
mentre schiarisce il cielo
a tarda sera.


Gioacchino Ruocco

Inserita nella raccolta “Secondi e contorni”

Ostia Lido                    13/06/2015

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