La morte che stenta a morire
ha nel cuore gli orgasmi dei vivi.
Si strazia l’anima
e non sa come finire i suoi giorni.
Cosi io mi trovo
tra le tante tempeste approntate
ma negli occhi che ti stanno cercando
c’è soltanto quella che vorrebbe
farla finita all’istante
col dolore del corpo
per i tuoi sensi che stanno a soffrire.
Prima o dopo dovrà pure finire
lo strazio di doverci lasciare.
La mia anima vorrebbe restare
anche nella tempesta più nera,
ma poi più morta e sincera
ti lascia nei brividi e nella morsa del pianto.
Non sa dove andrà finire.
A essere santo un po’ ci si perde.
E il verde si annuncia
come un lascia passare
nella tempesta di pianto
che il mare sta preparando.
Gioacchino Ruocco
Inserita nella raccolta “La ragione e l’estasi”
Ostia Lido 12/07/2015
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