Tu pensi di sapere tutto
di me,
io credo che tu non mi
conosca affatto.
Se mi mostro distratto
e un giorno ti amo alla
follia
la mia non è una pazzia
da trascurare,
da prendere sottogamba.
Ti amo davvero
e il mistero non è
quello che sai,
ma il mio amore sincero
nonostante tutto.
Torno distrutto ogni
sera
come si torna al
capezzale
di chi sta per chiudere
gli occhi
e cerco di scroccarti
l’ultimo sorriso del
giorno che muore
senza nessun dolore
ma con la gioia di
completare
il sogno che appaga.
Nessuna saga
supererà la nostra
che con la faccia tosta
viviamo istante per
istante
annullando le distanze
giornaliere
che sembrano eternità
da filibustieri,
che fino al giorno prima
non avevano i denti
e oggi la dentiera di
ceramica
che abbaglia anche il
sole
con appena un sorriso.
Ho nelle vene
l’incoscienza
che toglie il respiro
e so che ti farò dormire
fino all’aurora
almeno un’ora lontano
dal pianto.
Gioacchino Ruocco
Inerita nella raccolta
“La ragione e l’estasi.”
Ostia
Lido 16/07/2015
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