Una bava di vento
ha messo un accento nei
tuoi occhi
accelerando il tempo
della tua commozione.
Di fronte mi guardi e mi
sussurri
parole che nel vento
percepisco appena.
Svolazzano i capelli non
legati
e la tua mano corre a
ricomporli
nella speranza di una
calma
dissimulando le parole e
il dolore
in loro impresso.
Sarà lo stesso domani ?
Non lo credo !
Il tuo dolore ha un
senso nelle mie stravaganze
e nelle mie lagnanze
che non hanno un senso
nelle tue parole.
Mi ami ancora e parli di
addii già rimandati.
Vorresti perderti nel
mare e invece piangi
con questo vento che ti
distrugge il viso.
Odoravi di rosa, ora il
salmastro la vince
e mi convince della
sincerità del tuo dolore.
Come una statua di sale
poso davanti a te
mentre tu annoti i
tratti di un uomo disfatto sulla sabbia
che mi stanno
estraniando
dal mondo intorno con la
sua tempesta
che hai scelto apposta
dalla tua finestra.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 20/07/2015
Inserita nella raccolta “La
ragione e l’estasi
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